Uve di Montepulciano: vitigni e vino Nobile

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Il Montepulciano è un vino rosso DOCG con una storia antica, il suo nome deriva dal vitigno da cui è prodotto, tra i più coltivati della nostra penisola. La zona di produzione di queste uve si trova principalmente in Italia centrale, tra l’Abruzzo e la Toscana. Le sue caratteristiche peculiari sono il profumo intenso, fruttato con sentori di frutti rossi e con note di speziatura, il gusto corposo e la sua morbidezza al palato, i suoi retrogusti terrosi e tannici.

Uve Montepulciano

I vitigni utilizzati per la produzione di questo vino hanno foglie di media grandezza di forma pentagonale, con grappoli di dimensioni medie e acini color violetto. L’uva di questo vitigno accumula grandi quantità di zucchero, ma ha anche una buona acidità ed un colore intenso.

In base al tipo di produzione e alla qualità di vino che si intende ottenere si potranno usare le uve di Montepulciano in modi differenti: in purezza (per almeno il 90%), come nel caso del Montepulciano d’Abruzzo; insieme ad altre uve, quali Sangiovese, Canaiolo nero, come invece nel caso del Nobile.

Nobile di Montepulciano

Il Nobile di Montepulciano è da distinguere dal Montepulciano d’Abruzzo, dal momento che si ottiene utilizzando uve di una particolare qualità di Sangiovese, chiamato Prugnolo, prodotte nei pressi di Montepulciano, in Toscana. L’altra qualità, invece, come suggerisce il nome, è prodotta esclusivamente in Abruzzo.

Per produrre il Nobile di Montepulciano il vino deve essere sottoposto ad un periodo di affinamento di almeno due anni.
Questo processo d’invecchiamento può avvenire secondo tre diverse modalità:

  • in botti di legno per due anni
  • diciotto mesi in legno ed i restanti in un recipiente di altro materiale
  • dodici mesi in legno, sei mesi in bottiglia ed i restanti mesi in un altro recipiente

A seconda del metodo di invecchiamento scelto si otterranno diverse qualità di vino.

Quello con la qualità migliore è detto riserva, prodotto da uve con volume alcolometrico minimo naturale del 12,5% e lasciato affinare per almeno tre anni.
È possibile apprezzare al meglio le qualità di questo vino se servito a temperatura ambiente (ossia tra i 18-20°C), e stappato almeno due ore prima, in modo che il prodotto possa decantare e subire un processo di ossigenazione, cioè evaporazione dell’alcol in eccesso, in modo da sprigionare i suoi aromi tipici.

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