Tra i simboli dell’eccellenza vitivinicola italiana spicca il Sassicaia un vino dal colore rosso rubino intenso che si presenta all’olfatto con una fraganza fruttata e con qualche nota speziata.
Il Sassicaia, oggi vino tra i più pregiati e costosi al mondo, nasce dal progetto maturato negli anni 20 del ‘900 dal Marchese Mario Incisa della Rocchetta. L’idea del marchese è quella di realizzare un vino di carattere, impiantando alcune barbatelle di Cabernet Sauvignon e di Cabernet Franc, provenienti dall’area di Bordeaux, nella sua tenuta San Guido, situata nella Maremma, avendo riscontrato una somiglianza climatica tra questa zona della Toscana e il territorio Oltralpe.
Queste due varietà di vigneti, coltivate con attenzione e dedizione dal Marchese della Rocchetta, diedero i suoi frutti e, infatti, nel 1944 vennero prodotte le prime bottiglie di Sassicaia, inizialmente destinate ad un consumo familiare. Solo negli anni ‘60, precisamente nel 1968, questa varietà vinicola inizierà ad essere commercializzata e, in un primo momento, venne guardata con parecchia diffidenza per il fatto di essere un vino ibrido: coltivato in Italia, ma con uve di origine francese.
Il successo del Sassicaia e il riconoscimento della sua qualità avverrà infatti, ben più tardi, nel 1978, quando durante una degustazione di oltre 200 Sauvignon indetta dalla rivista Decanter, l’esperto sommelier Hugh Jonhson decretò la vittoria del Sassicaia.
A seguito di questo evento, la varietà vinicola prodotta nella Maremma conquistò notevole visibilità a livello internazionale e si comprese che era un vino capace di competere con i migliori di origine francese.
Come infatti i più pregiati vini francesi, il Sassicaia detiene un primato unico per quanto riguarda il territorio italiano: dispone di una sua specifica DOC e può essere prodotto solo dall’impresa tenuta San Guido che possiede tutti i vigneti dell’area DOC.
Caratteristiche Sassicaia
Nel calice il Sassicaia appare di un colorito rosso regale con qualche riflesso granata e presenta un sapore asciutto, robusto, secco.
Nonostante abbia un odore fruttato, che richiama il profumo delle bacche di bosco, al gusto, il tono fruttato svanisce a vantaggio di una piacevole acidità agrumata. É un vino con una struttura piuttosto consistente e compatta, ma che mantiene sempre la sua eleganza e raffinatezza.
Questa varietà vinicola, ottenuta almeno per l’80% da Cabernet Sauvignon, viene oggi conservata in tini di legno di rovere, per la fermentazione, e in barriques francesi, per l’invecchiamento; il tutto in locali a temperatura rigorosamente controllata.
Qualunque varietà di Sassicaia può essere vendemmiata solo successivamente a un periodo di invecchiamento di 2 anni, di cui 18 mesi in botti di legno con una capacità massima di 225 litri. Inoltre il titolo alcolometrico deve essere almeno di 11,5%.
Abbinamenti vegetariani
Questo vino toscano si sposa felicemente a formaggi molto stagionati dal sapore deciso come il pecorino toscano.
Infine, gli intenditori lo apprezzano accostandolo semplicemente a gherigli di noce o a porcini crudi, conditi con olio l’oliva e erbe aromatiche.