Il Sangiovese è il vitigno più diffuso del centro Italia. Un’uva che regna sovrana in Toscana, poichè presente nei vini più importanti della regione come Chianti, Brunello di Montalcino o Vino Nobile di Montepulciano.
Lo stesso succede in Umbria, nelle Marche e in Emilia Romagna, e in maniera marginale è presente anche in altre regioni.
Viene vinificato in purezza o assemblato con altri vitigni, si fregia di diverse denominazioni che vanno dalla DOCG alle IGT.
Il Sangiovese è un vitigno che negli ultimi tempi, ha superato i confini italiani conquistando le vigne dei nuovi produttori di vini oltreoceano. Ovviamente in ogni territorio acquisisce caratteristiche che lo diversificano poi nel prodotto finale. È un vitigno molto antico, si pensa fosse già usata dagli Etruschi per ricavarne vino, testimoniando come patria d’origine la Toscana, anche se la prima documentazione scritta risale solo al 1772.
Il suo nome ha un legame con la mitologia, secondo gli etimologi pare derivi dal Latino “Sanguis Jovis”, che vuol dire Sangue di Giove, che nel corso degli anni si è trasformato nell’attuale Sangiovese. È un vitigno molto apprezzato perché in grado di produrre vini di alta qualità.
Grazie all’integrità delle sue uve e all’ ottimale andamento climatico in cui è ampiamente diffuso, i vini a base di Sangiovese hanno dimostrato una grande longevità compresa tra i 2 e gli 8 anni, non mancano casi in cui la qualità del vino è rimasta indiscussa anche dopo 20 anni.