Trebbiano di Soave: storia della versione italiana dell’Ugni blanc

trebbiano di soave

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Il Trebbiano di Soave è di certo uno dei vitigni più tipici della regione del Veneto. Prende spesso anche altri nomi in base al luogo di origine in quanto è molto diffuso nel veronese, a Lugana e in alcune altre località.

Coltivazione del Trebbiano

Sebbene in alcune varianti sia presente anche in regioni come Umbria, Lazio e Toscana, si tratta di un vitigno a bacca bianca autoctono veneto, molto antico. Dalle analisi effettuate in laboratorio risulta essere una delle varianti più antiche del Trebbiano. La sua storia inizia già a partire dal XIII secolo, periodo nel quale cominciano a circolare le prime notizie che lo riguardano.

Ad oggi il Trebbiano è molto coltivato anche nelle Marche, regione nella quale si è adattato benissimo al clima e al terreno raggiungendo la sua massima espressione, ma anche qui a livello genetico è stato dimostrato che le origini sono venete.

Ai nostri giorni vengono coltivati circa 2000 ettari di Trebbiano di Soave, quasi tutti in Veneto. Il vitigno è costituito da grappoli di medie dimensioni a forma piramidale allungata. La sua maturazione avviene verso la metà di ottobre con rese alte e costanti.

Produzione vinicola di Trebbiano

Andiamo a conoscere 2 esempi eccezionali di Trebbiano. Uno è espressione dell’antica cantina Pieropan, l’altro de la “Campagnola” famosa cantina che produce anch’essa un Soave Classico.

Tra le bottiglie più pregiate si segnala:

  • Calvarino Soave Classico DOC Pieropan: l’espressione più fresca e giovane di Soave Classico che la famiglia Pieropan propone sul mercato. Vino che nasce esclusivamente da vigneti di proprietà situati nella zona classica del Soave ed interamente da vitigni autoctoni. Si distingue per il colore giallo paglierino chiaro e riflessi verdognoli. Un vino pregiato e brillante, fresco e delicato dal sapore armonico ed equilibrato.
  • “Le Bine” Soave Classico 2016 Campagnola: le uve provengono da una delle più vocate zone del Soave Classico, poste in zona collinare nel cru di “Monte Foscarino”. Dopo la pigiatura si effettua una breve macerazione a freddo per estrarre dolcemente gli aromi varietali tipici della Garganega. La fermentazione avviene dopo la decantazione del mosto a temperatura di 15/16°C.

Abbinamenti culinari vegani

Per il Soave Classico Le Bine sono consigliatissimi gli antipasti vegani che precedono un pasto da accompagnare poi con il Calvarino classico, ideale per minestre vegan e primi piatti a base di verdure, asparagi o piselli.

Il Trebbiano di Soave è un vino saporito, davvero gustoso con i piatti vegani. Compralo subito e assaporalo insieme alle ricette consigliate, si tratta proprio di un piacere da non negarsi.

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