Il Tocai Friulano è un vitigno autoctono di origini antichissime, pare che questa particolare varietà sia stata importata dall’Ungheria o dalla Francia. Le teorie riguardo alle sue origini e alla sua storia sono diverse e contraddittorie.
Il nostro focus si concentrerà su uno dei vini più prestigiosi tra quelli del vitigno Tocai Friulano: il Friuli Grave Friulano.
La storia
Vi sono molte analogie con il vitigno di Sauvignon, almeno secondo le ultime posizioni storicistiche, i cui studi sono stati avviati a Conigliano intorno agli anni 70. La genetica del vitigno Tocai Friulano, fa sì che quest’ultimo si identifichi totalmente con il vitigno Sauvignonasse. Quest’ultimo, ad oggi praticamente scomparso, anticamente era ubicato nel Bordolese. Molto probabilmente tale vitigno arrivò in Friuli nel periodo in cui tanti vitigni francesi incominciarono ad essere coltivati all’interno di quelli friulani. Parliamo della seconda metà dell’800.
Molto probabilmente questo trasferimento è avvenuto in concomitanza con un evento storicamente rilevante, ovvero il matrimonio tra il conte de La Tour e la nobildonna friulana Ervina Riter. E’ una teoria che permetterebbe, sebbene sempre su un piano teorico la quadratura del cerchio, ovvero: l’autonomia di entrambi i vigneti in questione
Friuli Grave Friulano
Tra i vini del Tocai Friulano, ricordiamo tra tutti il Friuli Grave Brandolini. Vino divenuto DOC a partire dal 2015.
Il vino viene lavorato nelle vigne dell’azienda Brandolini. La lavorazione segue i precetti e le norme dell’agricoltura biologica, ne consegue come risultato un prodotto assolutamente originale. Il processo di vinificazione differisce da pezzo a pezzo di terra che viene preso in considerazione. La terra è diversa in ogni sua parte e il processo di vinificazione del Friuli Grave tende ad esaltare le differenze che sussistono tra i diversi pezzi di terra. La lavorazione è minima e semplice affinchè il processo di vinificazione sia il più naturale possibile.
Il processo di maturazione dura quattro mesi, anche in questo caso in tini di acciaio. Il risultato è un vino fresco e dal sapore versatile ad ogni palato. Il gusto è la risultante di un mix di tanti sapori. Si va dalla mandorla dolce ai fiori selvatici; per passare alla frutta fresca come la pesca, la pera e la mela. Il Friuli Grave risulta fresco in bocca e con un retrogusto al sapor di mandorla
Il Friuli Grave si presta benissimo in qualità di aperitivo, e praticamente qualsiasi pietanza gli si abbina alla perfezione, siano esse di mari o di monti.