Dolcetto, il vino rosso da tavola ideale

dolcetto

Indice contenuti

Dolcetto è il nome di un vitigno che evoca almeno una decina di sinonimi. Si va dalla Dolcetta Nera al Dolcetto Piemontese, dal Nibiò all’Uva di Ovada.

La foglia ha una grandezza media, pentalobata, con grappolo conico allungato. L’acino è di medie dimensioni con buccia nero-bluastra sottile e pruinosa. La sua maturazione è abbastanza precoce. Ma qual è la storia del Dolcetto?

L’origine della cultivar è a tutt’oggi dibattuta; le ipotesi più accreditate sono principalmente due: il Monferrato e la Liguria. Ad oggi ha trovato il suo habitat ideale nelle Langhe.

Il nome del vitigno deriva proprio dalla dolcezza della polpa dell’uva, ma i vini che se ne ricavano sono asciutti e secchi con modesta acidità e con piacevole retrogusto amarognolo. I suoi vini sono sempre freschi e beverini.

Il Dolcetto è da sempre stato coltivato perché offre vini dolci e profumati, perfetti per la tavola, anche se da esso può essere ottenuta una speciale marmellata. Il periodo di massimo splendore nella nostra epoca si è avuto a metà tra gli anni 70 e 80. Oggi conserva ancora il suo successo tra la gente come vino da tavola.

I migliori vini di Dolcetto

Tra i migliori vini tratti dal vitigno Dolcetto ne abbiamo selezionati due che sanno esprimere davvero il sapore più originale di un’uva dal carattere popolaresco e antico.

  • Dogliani DOCG Luigi Einaudi: son la vendemmia 2011 il classico Dolcetto di Dogliani Doc diventa DOCG. Nasce dai vigneti Einaudi posti sui bricchi di San Luigi, San Giacomo e Madonna delle Grazie in Dogliani. Tradizionale vino che nel doglianese raggiunge la sua massima espressione, rosso rubino con profumi fruttati, sapori freschi di piccolo frutto rosso, ammandorlato nel finale. Otto mesi di maturazione in vasche di acciaio e due mesi in vetro ne completano l’affinamento. La produzione conta circa 150.000 bottiglie all’anno.
  • Dolcetto d’Alba DOC “Bossèt” 2015 – Marchesi di Barolo: un grande classico della viticoltura piemontese, sapientemente lavorato da un’azienda di pregio come Marchesi di Barolo: il Dolcetto d’Alba DOC “Bossèt” è un vino dai profumi giovani e freschi, sinonimo di una beva spensierata e allegra.

Le uve, raccolte sempre a mano secondo tradizione, macerano per 5 giorni per poi venire travasate in tini di cemento vetrificato, dove avviene la fermentazione malolattica. Ogni occasione è buona per stapparlo.

Dolcetto e piatti vegani

Perfetto per il dolcetto è il gazpacho vegano. Perché non provi subito questo abbinamento con il Dogliani o il Dolcetto d’Alba aquistandolo sul sito www.viniperbacco. com? Il sito ecommerce saprà stupirti per il vasto assortimento e il costumer care alla avanguardia.

Lascia un commento