Vino Marsala: una scoperta inglese
Il Marsala è un vino liquoroso siciliano, tra i più famosi in Italia e commercializzato in tutto il mondo. La sua fama non è certa dovuta ad un’operazione di marketing nazionale, ma sono stati gli inglesi che dal ‘700 l’hanno scoperto e fatto conoscere oltralpe.
Tutto accadde nel 1773, quando John Woodhouse, commerciante inglese, in seguito ad una perturbazione trovò rifugio nel porto di Marsala. In quest’occasione assaggiò un vino locale, detto perpetuum, in merito al fatto che in maniera perpetua nel tempo si ripete l’operazione di prelevare una parte del liquido e sostituirlo in egual misura con quello giovane.
Il commerciante inglese entusiasta di questo vino ne spedì 320 ettolitri in Inghilterra aggiungendo i acquavite di vino come protezione dal viaggio. Aveva riconosciuto il suo potenziale al pari del Madera e del Porto, che erano già vini ben apprezzati e conosciuti dagli inglesi.
Il riscontro in terra inglese fu positivo tanto da far ritornare il commerciante a Marsala per iniziare la produzione, tanto che Woodhouse fu dichiarato inventore di questo vino. La scelta di sostituire lo Jerez, il Madera o il Porto con il Marsala fu di natura economica, perché era questo un terreno vergine in cui fu facile imporre il prezzo a suo piacere. Così dal 1813 Woodhouse iniziò la produzione del vino a Marsala con l’aiuto della sua compagna, una donna di Madera.
Nel 1832 arrivò anche il primo produttore italiano Vincenzo Florio. Da allora le aziende di produzione di Marsala si moltiplicarono e il marsala si diffuse rapidamente ottenendo apprezzamenti internazionali.