La Stephane Breton è una casa vinicola francese nota soprattutto per la produzione di champagne. Tra le bottiglie più note che popolano le tavole per ricorrenze importanti, metrimoni o festività c’è sicuramente il Brut Stephane Breton.
Analizziamo in questo articolo le caratteristiche territoriali all’interno delle quali lo champagne Stephan Breton viene prodotto e conservato e, al tempo stesso, le caratteristiche di uno dei suoi fiori all’occhiello, ovvero il Brut Stephane Breton
Produzione delle uve
I vigneti della Stephane Breton li ritroviamo nella Cote des Bar ad Arrentieres en l’Aube. Si tratta di una zona a sud della Champagne caratterizzata da temperature elevate. Da un punto di vista climatico e territoriale, è una zona molto simile alle montagne de Reims e alla Cote des Blancs. Rispetto a tutti gli altri Champagne francesi, gli Champagne Stephane Breton sono caratterizzati da una minore mineralità e acidità. Il vitigno infatti si adatta perfettamente alle caratteristiche del terreno, nel quale si trovano prevalentemente marne argillo – calcaree, che si estendono per circa 8 ettari.
Produzione vinicola Breton
Tutti i sapori e le caratteristiche del terroir le ritroviamo nel champagne Brut, uno degli champagne più celebri tra quelli di Stephane Breton. Il vino risulta quindi avere un bouquet molto ampio, al quale contribuisce il periodo di conservazione e maturazione – di circa 24 mesi – all’interno di ben specifici lieviti.
Nella vendemmia del 2009, nel vitigno Breton abbiamo avuto un assemblaggio al 50% Chardonnay, all’altro 50% Pinot Noir. A questi si sono aggiunti vini ottenuti dalle vendemmie precedenti e conservati nel tempo. La tecnica utilizzata per ottenere la vinificazione tramite fermentazione è quella malolattica che prevede 24 mesi di conservazione nei lieviti, ai quali seguono tre mesi di risposo. Il risultato è un vino con aroma e gusto tra il floreale e il fruttato riconducibile in particolare agli agrumi, con un color giallo brillante quasi dorato. A palato risulta fresco e con un gusto persistente
Altro champagne da menzionare della Stephane Breton, è il Brut Rosè. Al contrario del precedente, viene fatto fermentare in Tini d’acciaio. Anche in questo caso, la tecnica utilizzata per la fermentazione è quella malolattica dalla quale viene ottenuto un rosè grazie alla vinificazione di una parte di vino in rosso e una curvèe in bianco. E anche in questo caso abbiamo 24 mesi di conservazione ai quali si aggiungono 3 di riposo
Ad entrambe le bottiglie sopra menzionate, si possono abbinare frutti di mare (anche crudi, come ad esempio le ostriche) o più semplicemente per accompagnare aperitivi o dessert cremosi.
Il pregio e la qualità della produzione vinicola della cantina Stephane Breton è disponibile online sul sito www.viniperbacco.com. Cosa aspetti?