Da sempre pesce è sinonimo di vino bianco o rosato ma a volte anche un rosso non troppo strutturato può rappresentare una gradevole sorpresa. I vini e i piatti a base di pesce non sono tutti uguali. Di questa grande famiglia fanno parte diversi tipi di pescato, le cui caratteristiche (anche di cottura) variano notevolmente e per le quali, di conseguenza, gli abbinamenti sono numerosissimi.
L’estrema biodiversità dei prodotti provenienti dal mare impone una scelta accurata, non solo per tipologia di vitigno, ma anche per caratteristiche come: acidità, grado alcolico, sapidità e aromaticità.
Quali sono i vini più adatti? Partiamo dall’analisi del tipo di pescato e dalle diverse cotture.
Pesce bollito, grigliato e cotto al vapore
I piatti di pesce molto delicati come: i pesci bolliti, i grigliati, cotti al vapore e i crostacei con basse percentuali di grasso richiedono naturalmente bianchi delicati, non troppo corposi o alcolici, per non sovrastare il sapore della materia prima che rimane inalterato dal leggero processo di cottura. Ottimi con questi tipi di piatti sono il Bianco De Vite Hofstatter IGT del Trentino Aldo-Adige, oppure il Friulano Marco Felluga Collio DOC.
Fritto misto e pesce al forno
I fritti di mare sono una grande tradizione del nostro Paese e quindi in tavola richiedono l’accompagnamento di bollicine che siano in grado di bilanciarne il gusto intenso. Occorre perciò servire vini con una gradazione alcolica più elevata come i bianchi frizzanti. Uno Champagne o uno spumante metodo classico sono la scelta migliore; il caratteristico perlage di questi vini è l’ideale per contrastare la componente grassa data dalla frittura. In questo caso possiamo scegliere tra: Ribolla Gialla Bastianich Colli Orientali Del Friuli DOC Vigne Orsone o Bellavista Franciacorta DOCG Alma Cuvée Brut, vini che si sposano alla perfezione con i fritti misti di mare.
Per i pesci cotti al forno e dalle carni grasse, come il rombo, le sarde, lo sgombro e le alici vanno preferiti vini bianchi o rosati corposi come Calafuria Tormaresca Rosé Salento IGT, sapido ma caratterizzato da una gradevole morbidezza, oppure un Catarratto Prio Sicilia DOC Donnafugata dalla chiusura lunga e indimenticabile che lascia in bocca sapori di agrumi.
Zuppa di pesce, guazzetti e ostriche
Le zuppe e i guazzetti sono caratterizzati da una cottura prolungata e dall’ampio utilizzo di spezie e aromi permettendo così di considerare anche anche rossi novelli, molto giovani e poco strutturati, con morbidi e gentili tannini, come il Pinot Nero Mezzan Alto Adige DOC Erste+Neue, oppure rosati piuttosto alcolici come Conti Zecca Cantalupi Rosato Salento IGT.
Le ostriche invece rappresentano un po’ un mondo a parte, in questo caso è opportuno optare per vini bianchi giovani, freschi e alcolici, oppure champagne e spumanti altrettanto giovani e freschi come un Franciacorta Blanc de Blancs DOCG Antinori.